sabato 22 gennaio 2011

La Ballerina

Non so voi, ma io quand'ero piccola sognavo di fare la ballerina. Il mio mito era Carla Fracci, a quei tempi era appena diventata l'Etoile della Scala!
Il tutù, ballare sulle punte, Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci.
Ovviamente non sono diventata una ballerina, non ho neanche fatto la scuola di danza, però, trovo sempre molto affascinanti quelle figure eteree che si muovono come fossero piume.

Per rimanere in argomento ho deciso di regalarvi questa Ballerina creata da me:

lunedì 17 gennaio 2011

L'amore di un cane

Questione di pelle

-Che cane buffo! E dove l' hai trovato? -
Er vecchio me rispose: - è brutto assai,
ma nun me lascia mai: s'è affezzionato.
L'unica compagnia che m'è rimasta,
fra tanti amichi, è 'sto lupetto nero:
nun è de razza, è vero,
ma m'è fedele e basta.
Io nun faccio questioni de colore:
l'azzioni bone e belle
vengheno su dar core
sotto qualunque pelle.

In realtà pensavo di pubblicare questa poesia di Trilussa, per agganciarmi ad un argomento diverso. È abbastanza evidente qual'è il significato.
Però,  proprio questa sera mentre stavamo cenando, mia mamma ha accennato ad un fatto che poi ho potuto seguire al telegiornale: nell'inferno d'acqua del Brasile un cane continua a vegliare la tomba della sua compagna umana. Mi rendo conto che, di fronte alla morte di tante persone tra cui molti bambini, può sembrare ridicolo parlare della fedeltà di un cane. Dobbiamo però ricordare che proprio in queste occasioni molti cani sono impegnati in prima linea. Terremoti, crolli, valanghe e non solo, (non dimentichiamo i cani impegnati con l'Esercito e con le Forze dell'ordine) l'utilizzo e l'aiuto dei cani per certe cose è diventato indispensabile. Quindi perché non parlare anche di loro?
Leao continua a vegliare la tomba della sua padrona, forse aspetta il suo ritorno perché non sa cos'è la morte,  continua ad amarla di un amore incondizionato, un legame che neppure la morte è riuscita a spezzare.


Leao

L'articolo dell'etologo Danilo Mainardi sul Corriere di oggi, 17 gennaio 2011

giovedì 13 gennaio 2011

Anno Nuovo........

....nuovo look!
Ho deciso che per il nuovo anno il mio blog deve avere un'immagine un po' diversa.
Mi paice molto questo stile minimalista, dove tutto riesce a risaltare molto di più.
E per dimostrarvelo ho deciso di pubblicare la foto che ho utilizzato per il mio banner, è una fotografia di cui mi sono innamorata nell'istante stesso in cui l'ho vista, forse perché accosta due cose che amo molto: il pianoforte ed il gatto.

Non la trovate incantevole?

domenica 2 gennaio 2011

FAVOLA NATALIZIA

Sono un po' in ritardo con questa favola natalizia, ma ne sono venuta a conoscenza da pochi giorni, perché pubblicata dal GIORNALE DI BRESCIA, per scoprire poi essere stata scritta dal fratello di mia cognata, Padre Gianni. Non è dato sapere quali strade ha seguito per giungere al Signor Gianfranco Lissignoli, colui che l'ha segnalata al quotidiano, però c'è arrivata e adesso la condivido con voi:

La via più facile per cercare è essere trovati

C'era una volta, in quella notte in cui fu pronunciata la Parola estrema del Padre, una grande agitazione fra tutti gli animali del mondo. Tutti si affannavano nella più affascinante corsa mai vista sulla faccia della terra, verso quella grotta dove era nato il Figlio di Dio.
Il primo che fosse arrivato sarebbe rimasto sempre con Lui. "Nessuno mi può battere" diceva il focoso cavallo arabo; l'aquila dalle penne forti e maestose guardava con superiorità i vari bipedi e quadrupedi arrancare freneticamente verso la grotta; "Poverini - pensava - arriveranno, sì, ma dopo di me". Arrivarono tutti, uno ad uno: l'aquila, il destriero, il leopardo, la lepre... ma quale sorpresa! Nella mano della Madre, sotto gli occhi divertiti del Bambino, c'era una Lumachina, una Chioccioletta ancora tutta stranita e stupita per tutto quel trambusto. "Ma come hai potuto? Cosa hai fatto per arrivare per prima?". "Io - disse la Lumachina -. Niente! Io semplicemente ero già qui, da sempre. E per sempre ora ci starò!".
Disse allora il saggio tasso appena arrivato: "La strada più facile per cercare è essere trovati; la strada più breve per arrivare è essere incontrati".

E per rimanere in tema, due capolavori dell'arte, tutti esposti alla Galleria degli Uffizi a Firenze: 

Madonna del Melograno di Botticelli (1487)

Madonna del Magnificat di Botticelli (1480)